venerdì 7 novembre 2014

Le foto di mio fratello




Lavorare col Mirco mi disarma sempre.
 Un po’ sornione  mi parla distrattamente di un servizio  da scattare, mentre mi prepara il caffè.
“..mah il lavoro è il solito, niente di complicato, mi piacerebbero delle foto un po’ normali, come se fossero state fatte da mio fratello..”. Io annuisco, faccio spallucce, ma in auto, fermo in coda, la frase mi rimbalza dentro. Con gli anni ho imparato a guardare cosa intende, ma lì per lì la situazione  un po’ mi faceva stare a disagio, mi chiedevo di suo fratello e che cosa  dovessi poi fare di tutta la mia attrezzatura stipata in auto.
Ho iniziato a lavorare con lui ai tempi della Pentax 6x7, il tempo sincro flash a 1/30 non l’ha mai turbato. Poi i primi lavori in digitale a Londra di notte fermando per strada musicisti, cantanti senza gruppo, i tiratardi di Camden;  cercavamo la gente giusta, trovata dovevo farla entrare nelle stanze  di carta del catalogo, senza abbellirla, senza metterla in posa.
Lavorare senza rete di sicurezza, accettare  che il lavoro non esca.
“Non voglio modelle con la bocca a culo di gallina” mi ripeteva, anzi  a dire il vero penso intendesse dire “non voglio le modelle”. Allora cercavo la semplicità sia fuori che dentro di me: quando fai così  diventa duro. Niente narcismo con la luce, niente “yes, yes, …one more, one more…”,  l’ansimare del fotografo davanti alla modella. Immagini pulite e oneste: cercare la verità o almeno essere credibili, ecco questo intendeva  quando mi parlava di suo fratello.

Ora ci siamo ritrovati con Rude Riders a lavorare assieme. Niente set in studio, solo location. Anche dismesse , vecchie officine lasciate andare o vecchi luoghi da riadattare, una ricerca di persone e cose che ci possono aiutare… tutte un po’ ammaccate, ma vere. E poi gli amici, Mattia, Sandro e i Wardogs, Ciccio, la Teodora e il Nadalini che arriva sempre con la sua Harley anche a novembre, anche per  per bere solo una  birra.  Mirco e Gian Andrea sono motociclisti: le moto vengono per prime il resto deve starci sopra, e starci bene…